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Come coltivare le piante con la luce artificiale
La luce artificiale può essere utilizzata come una fonte di luce supplementare per le piante, specialmente in ambienti chiusi dove la luce solare è limitata: la luce è uno degli elementi fondamentali per far crescere le nostre piante nel modo corretto e deve essere presente in tutte le fasi della crescita delle piante.
In questo articolo, esploreremo come funziona l’illuminazione artificiale per le piante, i diversi tipi di lampade disponibili e come utilizzarle in modo efficace.
Le piante necessitano di luce per la fotosintesi clorofilliana, il processo attraverso il quale convertono la luce solare in energia. La luce artificiale può fornire alle piante la quantità di energia luminosa necessaria per la loro crescita e sviluppo.
Tipi di lampade per piante
Esistono diversi tipi di lampade per piante, ognuno con vantaggi e svantaggi.
Ecco alcune delle opzioni disponibili:
- Lampade a LED: le lampade a LED sono diventate sempre più popolari tra i giardinieri indoor perché sono efficienti dal punto di vista energetico e possono durare molto a lungo. Sono in grado di emettere una vasta gamma di colori di luce, il che le rende adatte per diverse fasi della crescita delle piante.
- Lampade fluorescenti: le lampade fluorescenti sono disponibili in diverse lunghezze d’onda e possono essere utilizzate per la crescita delle piante. Tuttavia, consumano più energia rispetto alle lampade a LED e possono essere meno durature.
- Lampade ad alogenuri metallici: le lampade ad alogenuri metallici sono spesso utilizzate per le piante in fase di fioritura e fruttificazione, in quanto emettono luce blu e rossa.
Tutte queste tipologie di lampade hanno delle caratteristiche che dobbiamo tenere in considerazione:
- La potenza della lampadina, espressa in Watt: più la lampadina sarà potente più la quantità di luce emessa sarà elevata;
- Lo spettro luminoso e il PAR, Photosynthetically Active Radiation
Cos’è lo spettro luminoso di una lampada?
Lo spettro di una lampadina indica la distribuzione delle varie lunghezze d’onda della luce che viene emessa dalla lampadina. Lo spettro può essere rappresentato graficamente come una curva che mostra l’intensità della luce emessa in funzione della lunghezza d’onda.
La luce visibile è composta da un’ampia gamma di lunghezze d’onda, che vanno dal violetto al rosso. Ogni colore corrisponde a una lunghezza d’onda specifica, con il violetto che ha la lunghezza d’onda più corta e il rosso che ha la lunghezza d’onda più lunga. Altre lunghezze d’onda della luce, come quelle ultraviolette e infrarosse, non sono visibili all’occhio umano.
Lo spettro di una lampadina può variare a seconda del tipo di lampadina e della tecnologia utilizzata. Ad esempio, le lampadine a incandescenza emettono principalmente luce rossa e gialla, mentre le lampade fluorescenti e le lampade a LED possono emettere una vasta gamma di colori di luce.
La forma dello spettro di una lampadina può influire sulla resa cromatica, sulla temperatura di colore e sulla quantità di luce emessa. Le lampadine che emettono una gamma completa di colori, come le lampade a LED, possono riprodurre i colori degli oggetti in modo più accurato rispetto alle lampadine che emettono solo alcune lunghezze d’onda.
In generale, lo spettro di una lampadina è un parametro importante da considerare quando si sceglie una lampadina, in quanto può influire sulla qualità della luce emessa e sull’effetto che avrà sulla percezione dei colori.
Il PAR (Photosynthetically Active Radiation) : una caratteristica fondamentale da conoscere quanto compriamo una grow light
Il PAR (Photosynthetically Active Radiation) è una misura della quantità di luce emessa da una lampadina che è utile per la fotosintesi delle piante.
Il PAR indica la quantità di luce emessa dalla lampadina in un range di lunghezze d’onda compreso tra i 400 e i 700 nanometri, che corrisponde alla porzione dello spettro della luce che viene utilizzata dalle piante per la fotosintesi.
Il PAR è un parametro importante per le lampadine utilizzate per la coltivazione indoor di piante, in quanto indica la quantità di luce disponibile per le piante per la loro crescita e sviluppo. Il PAR viene solitamente espresso in micromoli di luce per metro quadrato al secondo (μmol/m²/s).
La quantità di PAR necessaria dipende dalle esigenze specifiche delle piante e dalla fase della loro crescita. Ad esempio, le piante che si trovano in fase di crescita hanno bisogno di un alto livello di PAR per la fotosintesi, mentre quelle che si trovano in fase di fioritura e fruttificazione hanno bisogno di un livello di PAR inferiore.
Il PAR può essere utile per chi si occupa di coltivazione indoor di piante, in quanto consente di scegliere la lampadina giusta per le esigenze delle piante. Inoltre, può essere utilizzato per regolare l’intensità e la durata dell’illuminazione in base alle esigenze specifiche delle piante.
In generale, quando si sceglie una lampadina per la coltivazione indoor di piante, è importante considerare sia il PAR che le altre caratteristiche della luce, come la temperatura di colore e la distribuzione della luce, per ottenere la quantità e la qualità di luce necessaria per la crescita sana e vigorosa delle piante.
La luce rossa e la luce blu
La luce artificiale per le piante emette diverse lunghezze d’onda di luce, come la luce rossa e blu, che sono importanti per la fotosintesi delle piante. E’ fondamentale conoscere, quando si sceglie una lampada, conoscere
La luce rossa è essenziale per la crescita delle piante, mentre la luce blu aiuta le piante a sviluppare foglie sane.
Alcune lampade per piante sono progettate per emettere una gamma completa di lunghezze d’onda (lampade a ampio spettro) mentre altre sono progettate per emettere solo luce rossa o blu.
Una volta vi era la convinzione che alle piante servissero esclusivamente la luce blu e rossa, in quanto la luce verde e gialla venivano riflesse dalla piante. Ora invece si sa la scelta migliore (a meno di casi particolari) è quella di utilizzare per la crescita delle nostre piante lampade ad ampio spettro, luci che emettono una luce bianca.
Come utilizzare l’illuminazione artificiale per le piante
L’utilizzo dell’illuminazione artificiale per le piante dipende dalle esigenze specifiche delle piante e dalla fase della loro crescita. Ecco alcuni suggerimenti per l’utilizzo efficace dell’illuminazione artificiale per le piante:
- Scegliere il tipo di lampada giusto: la scelta del tipo di lampada dipende dalle esigenze specifiche delle piante. Le lampade a LED sono spesso considerate le migliori per le piante, in quanto sono efficienti dal punto di vista energetico e possono emettere una vasta gamma di colori di luce.
- Scegliere la giusta intensità di luce: le piante hanno bisogno di una quantità di luce specifica per la loro crescita. Troppa luce può danneggiare le piante, mentre troppa poca luce può impedire loro di crescere. È importante regolare l’intensità della luce in base alle esigenze specifiche delle piante e alla fase della loro crescita. L’intensità di luce che la pianta riceve dipende alla distanza tra la pianta e la lampadina, dal tempo di illuminazione e dalla potenza della lampadina espressa in Watt.
- Regolare la durata dell’illuminazione: le piante hanno bisogno di un certo numero di ore di luce al giorno per la loro crescita. È importante regolare la durata dell’illuminazione in base alle esigenze specifiche delle piante. Ad esempio, le piante che si trovano in fase di crescita hanno bisogno di più ore di luce rispetto a quelle che si trovano in fase di riposo.
- Posizionare la lampada correttamente: la posizione della lampada è importante per la crescita delle piante. La lampada dovrebbe essere posizionata in modo che la luce arrivi uniformemente su tutte le parti della pianta. Inoltre, è importante posizionare la lampada a una distanza adeguata dalle piante per evitare che le piante si brucino a causa della luce troppo intensa.
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